La mia vita nell’entroterra: Come sopravvive una cittadina del mondo andando a vivere in campagna!
Sono andata a vivere in campagna nel 2017 quando, dopo sposata, io e mio marito eravamo stufi di vivere in affitto.
Volevamo acquistare casa per avere uno spazio tutto nostro con un grande giardino. Così, un po’ per gioco, ho iniziato a cercare case in vendita nell’entroterra genovese. Finalmente, dopo molte ricerche, ne vedo una, bellissima, d’epoca, grande e con tanto giardino intorno. Ciò che mi ha colpita subito sono stati i due leoni in pietra dal cancello di ingresso e tutti quei colori bellissimi delle ortensie che arricchivano l’estetica del giardino.
Presa dalla curiosità la faccio vedere a mio marito e decidiamo di andare a vederla. Tutto è quindi iniziato come uno scherzo, ma quando siamo arrivati li, a Torriglia, e abbiamo varcato la soglia del cancello, abbiamo capito che non ce ne saremmo andati a mani vuote.
Subito è stato strano ritrovarsi in un piccolo paese, tenuto bene come un gioiello, con i suoi negozietti e le pasticcerie esclusive, per me, che ho vissuto tutta la vita nel centro storico di Genova, significava dare un drastico cambiamento alla mia esistenza e alla mia quotidianità.
Nonostante tutto, quando sono arrivata di fronte a questa bellissima casa, me ne sono innamorata. Ce ne siamo innamorati, ed eccoci qua!
Subito dopo il matrimonio ci siamo trasferiti tra mille fatiche e sforzi non indifferenti, ma con la gioia nel cuore. Mio marito sa fare tanti tipi di lavori e ha praticamente ricostruito la casa da solo. Ne abbiamo viste tante da quando viviamo qui ma l’amore che abbiamo per questa casa è talmente grande che non la sostituiremmo nemmeno con le più belle case del centro storico.
Per noi la casa è il luogo nel quale si costruisce il nostro futuro, dove si condividono i problemi e le gioie della vita, è un banco di prova importante per una coppia e per una famiglia … per cui se tutto è bello, è più facile affrontare la vita insieme.
Quando sono giù di morale esco in giardino, mi siedo sulle mie panchette di pietra e guardo le fronde degli alberi muoversi al vento. Mi rilassa in un modo particolare tanto che ne ho fatto una vera e propria morning routine durante il lock-down; quando mi alzavo scendevo in cucina, mi preparavo la mia tazza di caffè-latte ed uscivo in giardino, con l’arietta fresca e il golfino sulle spalle.
Essendo fortunatamente tornati in presenza a scuola (ma non all’università) non ho più possibilità di farlo, se non nel week end; così mi rigenero e respiro aria fresca per cominciare la giornata; è rilassante perché c’è silenzio, ma, al contempo si percepisce la vita, guardo curiosa gli angoli più belli del giardino, le rose che sono sbocciate e penso a quanto sono fortunata.
La mia quarantena è stata sicuramente differente rispetto a quella di tanti altri, ho avuto la fortuna di lavorare in smart working (tanto, tantissimo, se non più di prima) facendo il lavoro che mi piace, e ho avuto altrettanta fortuna a poter passare le mie giornate guardando il glicine fiorire, passeggiando in giardino e fermandomi a guardare le coccinelle.
In questo contesto, tutto sembra essere più sano, sei nel mondo e al contempo ne sei completamente fuori, tutto questo mi ha restituito la concentrazione necessaria per affrontare l’avvio di nuovi progetti e di nuove idee.
Non poteva esserci quindi luogo migliore dove fare queste cose. Si, è vero, è un mini viaggio tutti i giorni da Genova a Torriglia, è vero, non sei subito in centro città e ci vogliono circa 30/40 minuti per spostarsi, però, posso garantirvi che quando sei qui, la vita cambia veramente, ti sembra di staccare la testa da tutto e da tutti e trovi il tempo di dedicarti a te stesso e a ciò che ami.
Dopo aver vissuto tanti anni in centro storico a Genova ho drasticamente cambiato vita. Guido con piacere, mi piace scorazzare giù per la lunga strada di Torriglia con il tetto della macchina aperto e guardare il sole già alto al mattino nelle giornate estive, mi piace passare da Scoffera e vedere in lontananza Castello Becchi capeggiare sulla collina, bellissimo d’estate e ancor più d’inverno, quando lo vedo spuntare dalla nebbia con un fare fiabesco e sinistro.
Avete idea di quante ville d’epoca, castelletti e abitazioni storiche ci sono qui? Tantissime! Molte purtroppo non sono in buono stato di conservazione ed è veramente un peccato enorme. Da storica dell’arte non ho potuto non notare la bellezza di questo contesto. Lo indagherò meglio, scrivendo articoli mirati a scoprire la natura e la storia di questi luoghi.
Il nostro entroterra ha veramente tanto da offrire ai suoi abitanti e non.
Qui si possono vedere ancora le magie dei colori, le orchestre di sfumature degli alberi e delle foglie, si vivono delle esperienze ormai rare da trovare in città e si impara ad apprezzare ogni piccola cosa che ci circonda. La luce è diversa, vive di tutte le sue pagliuzze brillanti e fa vivere tutto ciò che tocca.
Forse ho un senso dell’adattamento molto sviluppato, ma devo ammettere che sono davvero felice di aver fatto questa scelta di vita. Probabilmente vi sembrerà scomodo per tante cose, come ad esempio, per andare a prendere il treno o per spostarsi alla sera tardi, ma quando si supera la pigrizia ci si rende conto che vivere in questo posto vale tutta la fatica e le “scomodità” che sembrano esserci.
Semplicemente si tratta di un modo diverso di vivere.
Abbiamo avuto coraggio perché questa casa è l’impegno della nostra vita, ma ci rende molto felici e questa è l’unica cosa che conta.