PROFILO PROFESSIONALE (a modo mio!)
Per farmi conoscere meglio vi voglio raccontare brevemente la mia storia, sperando di intrattenervi in modo divertente e sincero, da quando ho intrapreso il mio percorso di studi fino a oggi, momento in cui sto definendo il mio profilo professionale.
- Chi sono e da dove vengo!
Sono Martina e sono nata a Genova il 16 agosto del 1988 da due genitori architetti. L’ambiente in cui si nasce è importante secondo me, mi ritengo estremamente fortunata ad avere avuto due genitori come Susy e Sergio, le due “S” più incredibili che conosca. Sono nata e cresciuta in mezzo all’arte e all’architettura, tra i colori e il profumo della carta, forse è per questo che ancora oggi, tutte le volte che studio, annuso la punta delle matite!
- Dalle medie al liceo
Il mio percorso accademico, ma anche di vita, credo che sia iniziato veramente alla medie quando ho frequentato la scuola Don Milani – Colombo, lo dico perché credo che sia stato li che ho iniziato a sviluppare i miei interessi e le mie passioni. Quella scuola è stato un esempio di vita oltre che un luogo di apprendimento, ho avuto professori all’avanguardia che ci facevano lavorare, già all’epoca, con modalità che solo oggi si stanno attuando nella scuola: ore di lezione in compresenza tra docenti di diverse materie; sperimentazioni artistiche con laboratori di meditazione e respirazione, laboratori di arte e educazione fisica insieme, lettere e scienze, insomma una costante sperimentazione! Da qui, uscita con “Ottimo” sono passata al liceo. Mi sono iscritta al Liceo artistico Nicolò Barabino di Genova, una bellissima scuola dove ho vissuto divertenti anni scolastici sempre con il massimo impegno possibile.
Durante gli ultimi anni del Liceo, già molto appassionata e interessata all’arte, ho iniziato a lavorare presso la galleria Ellequadro Documenti a Palazzo Ducale; qui ho iniziato a capire veramente come funziona il mondo dell’arte lavorando nella segreteria organizzativa e partecipando in prima persona alle manifestazioni di Artour-o a Firenze, a Roma e con una tappa anche in Cina, a Shanghai.
- All’università
Uscita con il massimo dei voti dall’esame di maturità mi sono iscritta a Storia dell’arte all’Università di Genova dove mi sono laureata in Conservazione per i Beni Culturali (Laurea Triennale) e in seguito in Storia dell’arte e Valorizzazione del Patrimonio Artistico (Laurea Magistrale). In seguito ho conseguito, sempre presso l’Università degli Studi di Genova, il titolo di Dottore di Ricerca in Digital Humanities con indirizzo arte, spettacolo e tecnologie multimediali.
Gli anni dell’università sono stati molto proficui per la costruzione del mio profilo professionale; ho infatti avuto modo di iniziare la mia carriera di insegnamento molto presto, grazie alla prof. Gigliola Maggiulli del corso di Lingua e Letteratura latina, la quale, al mio terzo anno di studi mi chiese di preparare un ciclo seminariale di lezioni sulle Metamorfosi di Ovidio, una mia grande passione che, ancora oggi, mi affascina al punto da parlarne in diversi contesti didattici. Ho quindi conseguito la prima laurea triennale con il prof. Lauro Magnani in collaborazione con la prof. Luisa Cogorno della Facoltà di Architettura di Genova con una tesi su Villa Serra a Cornigliano. Pur non avendo intrapreso la carriera dei miei genitori (mio padre sostiene, per fortuna!) ho comunque mantenuto nel tempo grande interesse per l’architettura, in particolare sui rapporti tra ville e giardini storici.
Avviato il percorso di Laurea Magistrale dapprima in arte moderna e in seguito modificandolo in arte contemporanea mi sono laureata con una tesi seguita in primis dal Prof. Franco Sborgi, dedicata agli studi di storia della fotografia tra anni sessanta e anni ottanta in rapporto alle arti visive. Il biennio magistrale ha portato con sé tante cose; ho avuto modo di gestire giovanissima rapporti con artisti internazionali, scrivere saggi, correggere bozze e realizzare mostre di artisti contemporanei in rapporto con il gruppo delle colleghe di università, ben più grandi di me all’epoca. Ho anche litigato e discusso, mantenendo sempre salda la mia linea di pensiero; certo alcune cose mi hanno condizionata perché il sistema universitario non è sempre rose e fiori come vorremmo e molte volte essere bravi, purtroppo, non basta, se trovi qualcuno che ti vuole pestare i piedi ti tocca combattere e questo è ciò che ho fatto.
- Il rapporto con la fotografia
Ho anche iniziato, sempre in questi anni, a riscoprire la voglia di fotografare e ho lavorato per costruire un mio immaginario, un mio stile, tanto da aver partecipato in qualità di artista a numerose esposizioni tra le quali cito una personale a Palazzo Rosso, dedicata alla presentazione del libro “Sussurri”, un progetto fotografico – poetico che puoi scoprire cliccando qui. Con questo progetto sono stata inoltre a Torino dove ho esposto alla fiera Torino Art Fair rappresentata dalla Galleria d’arte di Bruna Solinas e in seguito al Festival Europeèn de la Photo de Nu di Arles.
- La formazione come tecnico FGI
Terminata la laurea magistrale mi sono presa qualche mese per pensare a come indirizzare le mie scelte future e nel frattempo ho seguito i corsi di formazione della Federazione Ginnastica d’Italia (in quanto ex agonista) per la sezione ginnastica artistica femminile (GAF) conseguendo il titolo di Tecnico Societario. Ho perseguito questa strada avviando i moduli successivi per conseguire il titolo di Tecnico Regionale compresa la partecipazione certificata a Master Regionali promossi dalla Federazione e ho contestualmente avviato il lavoro di Tecnico di ginnastica artistica presso la Società Ginnastica Andrea Doria. Per me è stato un sogno; ho sempre amato la ginnastica e la danza e l’idea di essere ritornata nella palestra dove avevo iniziato da bambina è stato davvero emozionante. Qui ho incontrato persone fantastiche e amichevoli che mi hanno insegnato molto di questo mestiere e mi hanno dato modo di costruire una professionalità in questo settore. Alla ginnastica ho continuato contestualmente ad affiancare lo studio della danza moderna e contemporanea come imprescindibile lavoro su me stessa, sulla mia mente e sul mio corpo.
- Il dottorato in Digital Humanities
Dopo qualche mese dal mio inizio in palestra, ho saputo che all’università era uscito il bando per il dottorato di ricerca. Onestamente dopo l’esperienza della Laurea Magistrale (nonostante si sia conclusa con il massimo dei voti) non ero molto tentata dall’idea di rientrare nella “tana del lupo”; ma non mi ci è voluto molto per capire che le proprie ansie vanno affrontate e che mettersi alla prova era comunque la cosa migliore che potessi fare. Sono quindi entrata come borsista nel dottorato in Digital Humanities con indirizzo arte, spettacolo e tecnologie multimediali. Durante questi tre anni mi sono impegnata moltissimo per lavorare al mio progetto di ricerca, ho cercato di costruire una rete di conoscenze, ho partecipato a corsi di formazione in tutta Italia e a Summer School a tema fotografia, ho partecipato a convegni e scritto articoli, ho cercato di darmi da fare e sono arrivata alla fine con un bel bagaglio di conoscenze sulle spalle.
Verso la fine del dottorato avevo inoltre iniziato a lavorare con il gruppo delle colleghe alla didattica e al coordinamento per il Master Universitario di II Livello in Scrittura creativa e progettazione di contenuti digitali dove ho insegnato “Fotografia, archivi e New media”.
L’esperienza è stata favolosa perché abbiamo potuto seguire da vicino le tesi dei nostri studenti e confrontarci con loro traendone grandi insegnamenti sia dal punto di vista professionale che personale. Ultimato il percorso dottorale sono stata chiamata dall’Università per l’affidamento del corso a contratto di Strutture narrative e Nuovi Media per il Corso di Laurea Magistrale in Digital Humanities – Comunicazione e Nuovi Media (Genova – Savona) una favolosa esperienza didattica che non scorderò mai.
- Altre esperienze formative e lavorative
Tuttavia, nonostante questo, sono rimasta sempre troppo curiosa per non continuare a incrementare il mio profilo professionale; quindi dopo il dottorato e terminata la mia attività triennale presso un’azienda genovese che si occupa di fotografia ho svolto numerosi corsi di Alta Formazione, sia online che in presenza; uno tra tutti però è stato fondamentale: il corso di Alta Formazione “In Archivio” erogato dal Museo MAXXI di Roma grazie al quale ho avuto modo di collaborare a livello lavorativo con la medesima istituzione. Dopo il corso ho infatti sostenuto un colloqui presso il Museo e ho ricevuto l’incarico di lavorare al riordino dell’archivio di Alberto Boatto sotto la supervisione della fantastica dottoressa Giulia Pedace alla quale devo tutto ciò che ho imparato sulla gestione degli archivi di storia dell’arte.
Mentre vivevo a Roma ho contemporaneamente frequentato un Master in Diritto e Fiscalità nei mercati internazionali dell’arte presso la sede di Open Care, a Milano. Mi svegliavo alle 4 del mattino per essere in stazione e salire sul Freccia 1000 che da Roma mi portava a Milano ogni venerdi mattina per seguire le lezioni fino alle 18 di sera. E’ stata un’esperienza interessante perchè mi sono confrontata con figure apparentemente molto distanti dalla mia (avvocati e commercialisti) e ho potuto farmi un’idea molto precisa delle leggi che ruotano intorno al sistema dell’arte e del mercato internazionale.
Rientrata a Genova sono stata chiamata a scuola dove ho scoperto un nuovo mondo, tutto da conoscere e da sperimentare. Qui ho approfondito ulteriormente le mie competenze digitali soprattutto a seguito del periodo di quarantena imposto dall’emergenza Covid-19. Il tutto senza rinunciare alla formazione continua, senza rinunciare allo sport e ai miei progetti esterni che mi portano a tenere attive collaborazione su diversi settori: quelli dell’arte e del lifestyle che costituiscono da sempre i miei grandi interessi.
M&M Arts and Lifestyle nasce così, con la voglia di fare qualcosa di personale e di nuovo, con la voglia di non smettere mai di sognare, con la voglia di lavorare sodo e seriamente senza rinunciare a niente, per volare sempre più in alto. Dopo essere stata per molti anni Cultore della materia per i corsi di Storia della critica d’arte (L ART /04) e di Critica giornalistica delle arti per il corso di Laurea Magistrale in Informazione ed Editoria (DISPO) all’Università di Genova, ho acquisito competenze nel campo della comunicazione e del giornalismo culturale implementando gli studi con la mia formazione personale diretta alla conoscenza dei nuovi media digitali e dei social media.
Da giugno 2020 sono inoltre fondatrice del progetto Gotico Digitale nato in collaborazione con Mathias Mocci per dare spazio alla cultura gotica, dall’antichità a oggi, in ogni suo aspetto. Un’aspetto più decadente della mia personalità che non mi ha mai abbandonata e che oggi, finalmente, trova uno spazio digitale nel quale mostrarsi.
In questi anni ho iniziato a collaborare come docente a contratto con la Facoltà di Architettura (ora Scuola Politecnica) di Genova per il Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto e dell’Evento; nell’anno 2021 ho tenuto il corso di Design Con-temporaneo (ICAR-13) in codocenza con il collega Giovanni Carli e quest’anno sono stata assegnata al corso di Storia Sociale dell’arte (L-ART/04) e sono state due esperienze fondamentali per il mio percorso lavorativo universitario. Contestualmente sono risultata vincitrice di due concorsi per la Scuola di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità dell’Università di Genova (scusa secondaria di I e II grado). Ho scelto di iniziare questo percorso a partire dalle scuole medie perché vi ho sempre lavorato ricoprendo incarico su sostegno e ritengo che sia una bellissima età, seppure molto complessa da affrontare, per intervenire, e lavorare plasmando menti nuove, giovani, che saranno adulti, i nostri adulti, domani.
Attualmente sto concludendo questo faticoso percorso e ve ne parlerò quanto prima in prossimi articoli!