Corso per Tecnici Istruttori di Ginnastica Estetica di Gruppo
FISAC – Federazione Italiana Sport Acrobatici e Coreografici
La novità che vi racconto oggi riguarda l’esame da Tecnico allenatore per la Ginnastica Estetica di Gruppo, una nuova disciplina di cui si occupa la FISAC – Federazione Italiana Sport Acrobatici e Coreografici unica Federazione che rappresenta la IFAGG a livello Nazionale.
Ho chiuso quindi l’anno in bellezza (e con grandissima fatica) perché l’esame è stato piuttosto difficile da affrontare; erano previste infatti due prove: teoria e pratica.
La teoria consisteva in un lungo quiz con domande a risposta chiusa inerente i 4 quadri tecnici della disciplina (4 eh, non 1) mentre la parte pratica consisteva nel saper leggere una sequenza di simboli corrispondenti agli elementi necessari alla costruzione di un esercizio che avremmo dovuto interpretare ed eseguire, in una sequenza di nostra creazione, sul momento.
E’ stata un’esperienza bellissima, ma veramente tosta perché lo studio di 4 quadri tecnici ha richiesto uno sforzo di preparazione notevole, ma alla fine ce l’ho fatta!
Sono entusiasta di aver conseguito la qualifica per insegnare questa disciplina che è purtroppo ancora poco conosciuta sul territorio nazionale e che meriterebbe invece molta più attenzione per innumerevoli aspetti che provo a spiegarvi.
Che cos’è la Ginnastica Estetica?
Disciplina riconosciuta ufficialmente come sport competitivo dal 1996 anche se alcune nazioni come Finlandia ed Estonia ne sono state il luogo di nascita e promozione prima che altrove, già a partire dagli anni Cinquanta.
Questa disciplina è basata sulla ginnastica, sulla danza e soprattutto sul movimento totale e generale dell’intero corpo. Armonia, dinamica, scioltezza, ritmo, creatività ed espressività caratterizzano questo sport, ricco di combinazioni tra passi di danza ed elementi ginnici, compresi sollevamenti e piccole parti acrobatiche (ma non per tutte le categorie); il corpo viene allenato come quello degli atleti (forza, resistenza, scioltezza, lavoro bilaterale ecc….), ma è arricchita con le conoscenze del danzatore; infatti le difficoltà di questo sport sono molte e ben più di quante se ne possa immaginare, a partire dalla necessità di rendere armonica la commistione tra i passi di danza (dei quali occorre avere adeguata conoscenza) e l’esperienza ginnica caratterizzata a sua volta da movimenti (detti “elementi”) fondamentali per la cui esecuzione servono allenamento, abilità, competenze da acquisire e sviluppare durante gli allenamenti in palestra.
Scomposizione degli elementi
Per comprendere questi aspetti è stata fondamentale l’esperienza scolastica e quello che ho appreso come insegnante di sostegno. Potreste chiedervi a questo punto che cosa c’entri il mio lavoro con la disciplina di cui vi sto parlando, ma centra eccome. Ogni “elemento” o “passo” di danza non è in realtà fine a sé stesso, un qualcosa che “si fa così e basta”; quell’elemento o passo, per insegnarlo va letteralmente “smontato” in tante piccole unità, mostrato e spiegato, pezzo dopo pezzo. Se voglio insegnare (banalmente per chi è del settore) uno slancio avanti con apertura a 180° dovrò lavorare su più fronti: sulla scioltezza della gamba interessata, sull’equilibrio, sulla stabilità della gamba di terra, sulla posizione del bacino, delle spalle e della schiena, sulla tenuta degli addominali e delle braccia, dovrò lavorare sulle punte, ma anche sulla partenza e l’arrivo della gamba in slancio. Ciò significa che dovrò organizzare un lavoro di allenamento focalizzato su tutti questi passaggi prima di chiedere alla ginnasta un’apertura e un’esecuzione del genere. E tutto ciò vale per ogni passo deciderò di inserire nella coreografia esattamente come facciamo a scuola quando scomponiamo un compito per cucirlo sui nostri alunni proporzionando le richieste in base all’età e alle abilità dei singoli.
L’armonia auspicata deve poi essere riproposta da tutte le ginnaste della squadra (da 6 a 10) nel corso dell’esercizio al fine di creare una coreografia che ne mostri l’unità, la collaborazione e la cooperazione reciproca. Si tratta quindi di uno sport estremamente affascinante perché la musica e la coreografia devono formare una storia, una narrazione tradotta in movimento, gestualità ed espressione.
Ginnastica Estetica come “arte del gesto”
La Ginnastica Estetica è quindi una splendida forma d’arte che permette non solo alle allieve di mettersi in gioco su una disciplina particolare, ma anche ai tecnici e ai coreografi di cimentarsi in un lavoro entusiasmante, creativo e articolato costituendo una importante sfida per sé stessi nel mondo dello sport.
La formazione di Tecnico con Yana Romanova è stata intensiva e mi ha permesso di imparare a guardare gli esercizi con occhi diversi: quelli di un giudice di gara che sa valutare la qualità tecnica dell’esercizio, ma anche l’espressività e la creatività delle soluzioni coreografiche. Ho imparato a conoscere nuovi passi ed elementi, molto diversi rispetto a quelli della ginnastica artistica (disciplina dalla quale provengo per formazione) e nuove combinazioni acrobatiche di gruppo, a coppie e a trio.
Ho inoltre apprezzato particolarmente la seconda parte della formazione dedicata all’approfondimento degli aspetti espressivi e coreografici della disciplina regalandoci una fondamentale lezione di vita:
La formatrice ha ricordato quanto sia imprescindibile, per questo sport, l’accrescimento culturale personale, sia esso storico – artistico che musicale stimolando l’ascolto attivo e analitico dei brani. La conoscenza della musica e dalla cultura che ne ha permessa l’esistenza è fondamentale ai fini della buona riuscita della coreografia: “la musica ha già scritto la coreografia per te, devi solo scoprirla, sentirne gli accenti, lasciarti portare dai cambi di tonalità, dalla velocità e dal climax”.
L’importanza della conoscenza umanistica
Questo è stato un importante insegnamento che mi ricorda, anche nei momenti più bui, quanto lo studio delle discipline umanistiche sia in realtà fondamentale per creare le basi sulle quali imbastire qualsiasi cosa, dal lavoro aziendale, a quello scolastico fino ad un esercizio ginnico.
Spero tanto di avere l’occasione di lavorare in questo ambito per mettersi alla prova …. Con ciò rivelo un piccolo sogno nel cassetto: avere una squadra tutta mia.
Bhe, se c’è una cosa che ho imparato nella vita è: Mai dire mai!
En savoir plus!
Per saperne di più rimando alla pagina della FISAC: https://www.fisacgym.it/ginnastica-estetica/
Per inquadrare la disciplina ecco un esempio di competizione con l’esercizio presentato dalla squadra finlandese: https://www.youtube.com/watch?v=VERoQoHc7p8